Documenti necessari

DOCUMENTI RELIGIOSI

Certificato di battesimo “uso matrimonio”.
Deve essere richiesto presso la parrocchia nella quale si è stati battezzati, facendo attenzione a specificare: “per uso matrimonio”. Tale specifica è importante poiché il certificato deve riportare le annotazioni a margine dell’atto di battesimo, ovvero le indicazioni sul conferimento della cresima, sulla celebrazione di un precedente matrimonio religioso – per cui vale come certificato di stato libero ecclesiastico – e altre note in calce. Anche questo documento ha validità di sei mesi.

Certificato di cresima.
Deve essere richiesto alla parrocchia nella quale si è ricevuta la cresima, ma solo se non risulta l’annotazione nel certificato di battesimo. Nel caso in cui tale documento fosse irreperibile potrà essere sostituito da una autodichiarazione giurata.

DOCUMENTI CIVILI

Certificato cumulativo di residenza, cittadinanza e stato libero per uso matrimonio.

Tale certificato, indicato anche come “contestuale”, va consegnato all’autorità religiosa affinché possa acquisire elementi certi circa l’identità anagrafica dei nubendi e la loro libertà di stato.
Il certificato va richiesto al Comune di residenza da uno dei nubendi o anche da un’altra persona, munita di regolare delega.

Casi particolari

Per i vedovi, stranieri, divorziati da matrimonio civile e per coloro che hanno ricevuto la dichiarazione di nullità da un tribunale ecclesiastico, sono necessari ulteriori documenti: chiedete al parroco delucidazioni in merito al vostro caso.

ALTRI DOCUMENTI IMPORTANTI PER IL COMPLETAMENTO DELLA PRATICA

Attestazione della frequenza di un corso di preparazione al matrimonio.
Prima della celebrazione del matrimonio i fidanzati sono tenuti a prendere parte ad uno specifico corso di preparazione che può essere frequentato in qualunque parrocchia. Al termine del corso va richiesto al parroco l’attestato di frequenza.

Stato libero ecclesiastico.
È necessario soltanto qualora uno dei due sposi dimori o abbia dimorato, dopo il 16° anno di età e per più di un anno, fuori dalla Diocesi di Roma. Viene generalmente redatto dal parroco che istruisce la pratica (o lui chiederà al parroco del precedente domicilio di fare tale documento convocando dei testimoni). Per la prova testimoniale di stato libero ecclesiastico sono necessari due testimoni per ogni nubendo, che lo conoscano da lungo tempo (es. genitori o fratelli) e che attestino che non abbia mai contratto matrimonio.